Una passione comune quella per il vino e l’enologia che da sempre unisce Maurizio Venegoni, il figlio Andrea e il cognato Massimo Pinetti. Un interesse che per anni rimane un hobby, sullo sfondo degli impegni familiari e di carriere ben avviate nel mondo del Food e dell’Interior design.
Ma l’amore cresce, tra studi, esperienze dirette, viaggi a conoscere le più importanti zone vitivinicole d’Italia. E alla fine, la decisione di trasformare quel passatempo in un nuovo progetto, in cui investire energie e risorse.
Trascorrono allora lunghi mesi di visite ai vigneti di Piemonte, Veneto e Lombardia alla ricerca di un cosiddetto “colpo di fulmine”. Fino al Lago di Garda e alle terre del Lugana, di cui tutti e tre si innamorano a prima vista.
Quindi un altro passo importante: l’individuazione di un agronomo e di un enologo di fiducia, che di quelle terre conoscano potenzialità e le più armoniose naturali espressioni, per costruire fianco a fianco la gamma di vini da proporre sul mercato.
Infine la scelta del nome dell’azienda. Ci pensa Maurizio, ispirato dall’immagine del proprio vigneto ricoperto dalla neve del primo inverno che lo induce a ripensare alle parole di un album musicale della sua gioventù :la sinfonia “… DI TERRA” del gruppo Rock Progressivo Banco del Mutuo Soccorso scritta 1978.
“… nei suoni e nei silenzi di terra” così concludeva la poesia nel titolo di quella sinfonia, un inno potente al valore della silenziosa operosità della natura e al rapporto ancestrale dell’uomo con le sue radici “di terra” e di cui il vino ne celebra e materializza un sodalizio primordiale e assai fecondo. Un capolavoro, il vino, che nasce dal rispetto per la natura, le sue fragilità e le sue infinite risorse.
Oggi la Società Agricola Silenzi di Terra produce una collezione di vini in cui la passione, la competenza e la voglia di sperimentare s’intrecciano all’amore per il territorio.
A partire dal Lugana, prodotto nel proprio vigneto Biologico e un vero e proprio sigillo-manifesto della cantina: minerale, piacevolmente sapido, perfetto per accompagnare le giornate spensierate in riva al lago di abitanti locali e di turisti.
Una scelta, quella del BIO che nasce dalla profonda conoscenza delle identità morfologiche, climatiche e culturali del terroir, ma rispecchia anche una strategia commerciale orientata alla sostenibilità.
Ad arricchire la selezione, i vini che Maurizio, Massimo e Andrea amano definire “dei nostri vicini di casa” dal Chiaretto, al Groppello, al prestigioso Moscato di Scanzo ,etc.
Ed è stato proprio guardandosi tutt’attorno, e a tutto tondo, in questo territorio di meraviglie, che dai primi impacciati silenzi degli esordi, dopo quasi quattro stagioni “vegetative” passate lungo i tralci dei vigneti o all’ombra di rigogliosi ulivi si è passati ai primi semplici, ma complici sguardi.
Forse ancora umili e impacciati, ma si sono cosi’ superati gli indugi della prima iniziale e “silenziosa” timidezza.
Ecco la nuova e completa gamma “SGUARDI DI TERRA” dove ogni SGUARDO è già ricerca di un percorso, una via tracciata dai suoni e dai ritmi della natura sussurrati ogni anno nella magica e imprevedibile alternanza degli eventi climatici e delle stagioni.
E la natura appassiona ogni giorno sempre di più tra “ nel cielo e nelle altre cose mute, terramadre, non senza dolore, io vivo. Né più di un albero non meno di una stella…nei suoni e nei silenzi… di terra”.
E ora anche tra gli “Sguardi” di una semplice, ma rispettosa complicità “… DI TERRA”
FRANCESCO DI GIACOMO-Liriche e poesia-BANCO DEL MUTUO SOCCORSO - Album 1978
Ma l’amore cresce, tra studi, esperienze dirette, viaggi a conoscere le più importanti zone vitivinicole d’Italia. E, alla fine, la decisione di trasformare quel passatempo in un nuovo progetto, in cui investire energie e risorse.
Trascorrono allora lunghi mesi di visite ai vigneti di Piemonte, Veneto e Lombardia e di trattative per trovare quello giusto. Fino al lago di Garda e alle terre del Lugana, di cui tutti e tre s’innamorano a prima vista.
Quindi un altro passo importante: l’individuazione di un agronomo e di un enologo di fiducia, che di quelle terre conoscano potenzialità e alchimie, per costruire fianco a fianco la gamma di vini da proporre sul mercato.
Infine, la scelta del nome dell’azienda. Maurizio, ispirato dall’immagine di un vigneto ricoperto dalla neve ripensa alle parole di una canzone di tanti anni prima.
"Nel cielo e nelle altre cose mute, terramadre, non senza dolore, io vivo né più di un albero non meno di una stella nei suoni e nei silenzi di terra."
Francesco Di Giacomo – BMS – Album: "...di Terra"
Così declamava nel 1978 il gruppo di rock progressivo Banco del Mutuo Soccorso. Un accenno potente al valore del silenzio e al rapporto primordiale dell’uomo con le sue radici che ben descrive anche il vino, un capolavoro che nasce dal rispetto per la natura, le sue fragilità e le sue infinite risorse.
Oggi Sguardi di Terra produce una collezione di vini in cui la passione, la competenza e la voglia di sperimentare s’intrecciano all’amore per il territorio.
A partire dal Lugana, prodotto nel vigneto biologico e marchio di fabbrica della cantina: minerale, piacevolmente sapido, perfetto per accompagnare le giornate spensierate in riva al lago di locali e turisti. Una scelta, quella del bio, che nasce dal rispetto delle identità morfologiche, climatiche e culturali del terroir ma rispecchia anche una strategia commerciale orientata alla sostenibilità.
Ad arricchire la selezione, i vini che Maurizio, Massimo e Andrea amano definire “dei nostri vicini di casa”: dal Chiaretto al Groppello, dal Custoza al Moscato di Scanzo.
Così come per il poeta latino Catullo - che per primo lo celebrò nei suoi versi - non è stato difficile per Maurizio, Massimo e Andrea innamorarsi del lago di Garda.
È il luogo ideale dove ritagliarsi una vacanza su misura: dagli amanti della natura e dello sport, a chi vuole scoprire luoghi ricchi di storia e cultura. Ed è anche un piccolo paradiso per gli appassionati di cibo e di vino.
Il territorio risale a formazioni geologiche molto diverse: la pianura alluvionale, le colline moreniche, le prime pendici delle Prealpi e le riviere del lago. Una peculiarità che si declina nell’impronta organolettica delle produzioni vinicole locali.
La zona del Lugana, in particolare, si estende a sud del lago di Garda e comprende un'ampia zona che parte dai comuni di Desenzano e Lonato, a ovest, no a Peschiera e Pozzolengo a est. Un territorio di origine morenica, ricco di argille e calcari, connotato da un clima mite, che conferisce ai suoi vini grande sapidità, struttura, schiettezza e armonia di profumi e gusti.